sabato 16 luglio 2011

IMPORTANTE

Ho trasferito il blog all'indirizzo: blog.alessandromallamaci.it, vi aspetto!

5 commenti:

  1. Il bandolo della matassa sta nel fatto che sia la televisione privata che quella pubblica (a parte alcuni programmi che vanno quando non li guarda nessuno) sono nelle stesse mani. E non ci vuole la zingara per sapere chi!
    L'appiattimento è l'elemento necessario per mantenere il potere e non permettere lo sviluppo di una coscienza individuale e collettiva.
    E' triste la cosa... e non penso che il cambiamento possa venire dall'alto, dallo "Stato" di cui sopra ma da singoli individui che lavorano nel loro piccolo con molta, molta pazienza e perseveranza.
    "Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce"...

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  2. Però il nostro problema non può essere una persona... Quand'anche questa persona non fosse mai esistita avremmo problemi molto simili. Il risultato dell'appiattimento culturale non si esaurisce nella scarsa attenzione politica e civile (e in un voto poco attento) ma soprattutto nel consumo di beni decisamente non di prima necessità ma che appaiono come tali.
    Quindi le nuove leve del consumo acritico (in parte lo siamo tutti... ma i più esagerano) alimentano un sistema che alimenta l'ignoranza e quindi nuove leve del consumo acritico! E così all'infinito.

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  3. il nostro problema sta anche in "una persona", come la definisci tu... una persona, se abbastanza ricca e potente e disonesta e retrograda, può cambiare - ahimé - un paese e devastare una generazione, per trasformarla appunto in un branco di consumatori perfetti: acritici, vuoti, manipolabili e, di fatto, manipolati.
    conosco, come sai, direttamente la vita in francia e l'inghilterra: questi paesi hanno le loro peculiarità e difetti, tra i quali non rientra una televisione pubblica di livello penoso come quella italiana. certo, il livello non è ormai altissimo neanche lì, ma: 1- posso abboffarmi di documentari e reportage, a tutte le ore del giorno e della notte. 2- non ci sono donne ridotte al ruolo di manichini (nella migliore delle ipotesi) a coreografare con patetici balletti qualunque momento di qualunque show, vestite come le bambole culone e tettone dei sogni erotici di un vecchio bavoso e incapace di conquistare una donna senza aprire il portafoglio. 3- non ho l'impressione di vedere spesso servizi "giornalistici" che mi parlano di una mucca investita a un passaggio a livello o di come vestirsi quando fa molto caldo, nel giorno in cui si dovrebbe parlare di un processo importante o dei risultati di elezioni che, se sfavorevoli al "capo", vengono taciuti.
    al di là di questo sono con te su tutti i punti, sapessi che shock rendermi conto che il modello di "maschio" (uomo mi pare troppo) imperante in italia è il grezzo individuo palestrato fiero della propria ignoranza e con le sopracciglia rifatte, e il modello di donna sarebbero queste altrettanto ignoranti e francamente poco invitanti bambole gonfiabili.
    sono con te soprattutto sul ruolo della cultura, che rende liberi, consente di farsi una propria opinione sugli eventi e sulle persone, allontana dai dettami del marketing, fa scoprire e apprezzare le differenze, ed è per questo avversata da chi ha ovvi interessi nell'allevare pecore da condurre serenamente al pascolo, alla mungitura e un giorno al macello, senza troppi sforzi, con il semplice aiuto di qualche cane che abbai qua e là, tanto per fare loro un po' di paura.

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  4. condivido Stefanuzzo! :)
    soprattutto la cultura che rende liberi! e chi detiene il potere lo sa bene!
    Tanto per citare un piccolo episodio, anni fa rimasi a dir poco "stupefatta" o forse è meglio dire "esterrefatta" da una frase che mi disse una famosa prof. di storia e filosofia di un liceo classico: "la cultura non deve essere data in mano a tutti". Ci rimasi... cmq era un'insegnante e come tale "agiva" sui suoi alunni con il dovere di trasmettere la cultura.
    La cosa parla da sola...
    Ed era nel piccolo :(

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  5. ... a parte che gli artisti non sono considerati lavoratori perchè evidentemente non producono nella logica economica attuale, continuano in tv i tagli alla poca cultura che ancora resisteva in onda: http://www.spotandweb.it/news/5489/chiude-%E2%80%9Cpassepartout%E2%80%9D-di-philippe-daverio.html

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